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Insieme ai deputati colleghi del gruppo Identità e Democrazia abbiamo depositato un’interrogazione scritta sul sequestro avvenuto il 1 settembre scorso. 18 marittimi di Mazara del Vallo, mentre si trovavano per una battuta di pesca a circa 38 miglia nautiche a nord dalle coste della Cirenaica, sono stati sequestrati da esponenti dell’esercito libico e sono stati portati a Bengasi a bordo di alcuni gommoni. I loro due pescherecci sono ugualmente stati sequestrati dalle milizie del generale Haftar.

Per quasi un mese non si sono più avute notizie della sorte degli equipaggi. In seguito, è stato acclarato che si trovano in stato di fermo; le autorità libiche, in risposta alle richieste italiane, hanno chiesto il rilascio di quattro cittadini libici condannati dal tribunale di Catania a 30 anni di carcere per traffico di esseri umani e per la morte in mare di 49 migranti. Questi sequestri si vanno ad aggiungere ad altri incresciosi episodi accaduti in passato e pertanto abbiamo chiesto chiarimenti alla Commissione e quali azioni può intraprendere per risolvere rapidamente questa situazione nel Mediterraneo dove azioni piratesche a scopo ricattatorio continuano ad avvenire in palese violazione del diritto internazionale.