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Lunedì 14 dicembre i ministri degli Affari interni dell’UE, riuniti in videoconferenza, hanno discusso il nuovo “Patto sulla migrazione e l’asilo”. A seguito di tale incontro è stata adottata una relazione dalla quale emergerebbero divergenze sull’equilibrio tra responsabilità e solidarietà in materia di asilo. In base alla proposta della Commissione, datata 23 settembre, tutti gli Stati membri dovrebbero fornire aiuti obbligatori ai paesi sotto pressione o in una situazione di crisi migratoria sotto forma di ricollocazione dei richiedenti asilo o di sponsorizzazione del rimpatrio, o anche aiuti alla creazione di centri di accoglienza per migranti. In cambio, i paesi in prima linea dovrebbero mettere in atto procedure più stringenti per l’identificazione dei migranti (anche al di fuori di una situazione di crisi) con un nuovo regolamento sui controlli di sicurezza preliminari e un nuovo regolamento sulle procedure di asilo alle frontiere. Ho chiesto alla Commissione se  conferma che, in occasione della riunione tenutasi lo scorso 14 dicembre, non sia stato trovato alcun accordo tra gli Stati membri sulla ricollocazione obbligatoria dei richiedenti asilo.