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Nell’Unione Europea i casi di esordi dei disturbi alimentari sono aumentati del 30% mentre si sono aggravati quelli preesistenti a causa delle misure di contenimento durante la pandemia di Covid-19. Nel corso degli ultimi anni, la Commissione europea si è prefissata degli obiettivi volti a sensibilizzare i giovani da tali disturbi attraverso progetti di ricerca sui disturbi alimentari ed, in particolare, sull’impatto del comportamento nutrizionale, degli stili di vita e dell’ambiente socioeconomico sulla depressione tra i giovani.

Tenendo presente che, l’erogazione dei servizi sanitari e dell’assistenza medica è di competenza degli Stati membri, ho esortato la Commissione ad adottare nuovi progetti a supporto degli Stati membri per l’implementazione di nuove cure delle abitudini alimentari tra i giovani alla luce delle conseguenze della pandemia di Covid-19. Inoltre, ho invitato la Commissione a raccogliere le informazioni necessarie nell’ambito delle abitudini alimentari tra i giovani per implementare misure più efficaci contro tali disturbi.