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Ho chiesto alla Commissione se intende promuovere nuove misure al fine di migliorare il coordinamento tra gli Stati membri nell’azione di contrasto della disinformazione e di alfabetizzazione mediatica tra i cittadini.

In base alla relazione speciale 09/2021 della Corte dei Conti europea, infatti, le politiche dell’UE in questo settore risultano incomplete e poco efficaci. La Commissione europea, in particolare, aveva istituito un codice di buone pratiche costituito da misure volontarie. Ad esempio, nel corso della pandemia di COVID-19, il codice di buone pratiche ha fatto in modo che le piattaforme online dessero maggiore visibilità alle informazioni provenienti da fonti autorevoli. Si è trattato di un nuovo approccio che però non è riuscito a fare sì che le piattaforme online assumessero un ruolo più importante nella lotta attiva alla disinformazione.