No all’Asiago Cileno. La risposta, sensata e doverosa, alle proteste di Coldiretti, dei produttori e del sottoscritto è arrivata. La Commissione europea si impegna a tutelare il marchio dei nostri prodotti: “La tutela delle indicazioni geografiche (IG) fondamentali dell’UE relative a prodotti agroalimentari costituisce una priorità chiave per la Commissione nell’ambito degli attuali negoziati per l’aggiornamento dell’accordo di associazione UE-Cile. In tale contesto, la Commissione ha ripetutamente puntualizzato, e continuerà a farlo, che mira a tutelare, tra le altre IG fondamentali dell’UE, IG come “Asiago”, “Mortadella di Bologna” e “Parmigiano Reggiano”, nel quadro della versione aggiornata dell’accordo di associazione UE-Cile. Essa ha inoltre manifestato la propria seria preoccupazione in merito alla malafede di domande di registrazione di marchi che comprometterebbero il sistema di tutela delle IG dell’UE”.
Malafede, esattamente. Una risposta di buonsenso quella di Janusz Wojciechowski alla mia interrogazione dello scorso agosto con la quale chiesi l’intervento immediato dell’Europa per fermare l’ennesimo attacco alle nostre eccellenze. La contraffazione delle produzioni italiane Dop arreca un danno per oltre 100 miliardi di euro ogni anno nel mondo, ed inevitabili ripercussioni negative per l’economia europea a livello occupazionale, delle esportazioni e della competitività delle nostre imprese. Impensabile che si potessero tollerare altre concorrenze sleali.
Mi complimento con Coldiretti Veneto e i nostri produttori per l’ottimo lavoro di squadra che ha portato a questo fondamentale risultato per il Veneto e non solo.