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Lo scorso 21 settembre la Commissione europea ha annunciato il lancio di un’applicazione mobile Erasmus+, accessibile in tutte le lingue dell’UE e dotata di una carta dello studente integrata. Tramite questa applicazione, disponibile su sistemi Android e iOS, gli studenti Erasmus potranno gestire tutte le pratiche amministrative relative al loro periodo di mobilità, dalla ricerca alla selezione dell’università di destinazione, nonché sottoscrivere il loro contratto formativo una volta effettuata questa selezione. Questa carta digitale faciliterà inoltre l’accesso a servizi, musei, attività culturali riservate agli studenti della loro università e del paese ospitante. Ho chiesto alla Commissione, tramite interrogazione scritta, se l’utilizzo di tale applicazione e la carta digitale saranno pienamente conformi alla legislazione dell’UE sulla protezione dei dati e se non ritiene di dover rendere accessibile tale iniziativa a tutti gli studenti europei anziché solo ai beneficiari del Programma Erasmus+.