Secondo la Relazione annuale della Commissione europea sulle azioni doganali pubblicata giovedì 17 dicembre, nel 2019 sono state sequestrate alle frontiere esterne dell’UE contraffazioni con un valore di mercato di circa 760 milioni di euro, un aumento di 20 milioni di euro rispetto al 2018.
In totale, nel 2019 sono stati sequestrati quasi 41 milioni di articoli che violano i diritti di proprietà intellettuale, con un aumento del 53% rispetto al 2018. Nel 2020, le sigarette sono stati gli articoli sequestrati più frequentemente (21,3%), seguite dai materiali di imballaggio (13,6%), giocattoli (9,6%) e abbigliamento (3,9%). La Cina rimane il principale paese di origine dei prodotti contraffatti, seguito da Pakistan, Marocco e Senegal.
Secondo il rapporto, i prodotti contraffatti di uso quotidiano potenzialmente pericolosi per la salute e la sicurezza dei consumatori, come cibo, bevande, articoli per la cura personale, farmaci, elettrodomestici e giocattoli rappresentavano il 15,6% del totale dei beni sequestrati. Ho sottolineato, nella mia interrogazione scritta rivolta alla Commissione, come sia necessario adottare ulteriori misure e controlli per combattere la contraffazione dei prodotti provenienti dai Paesi extra-UE a difesa del mercato europeo, della salute e della sicurezza dei cittadini.