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L’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19, con l’inevitabile chiusura di bar, enoteche, agriturismi e ristoranti, il blocco dell’enoturismo e il forte calo dell’export, potrebbe portare ad un taglio del 50 % del valore delle vendite di vino in Europa. Un andamento che penalizza soprattutto il settore vitivinicolo italiano, principale produttore mondiale di vino, che occupa circa 1,3 milioni di persone per un giro d’affari di 11 miliardi. La sola Regione Veneto, prima regione esportatrice d’Italia, stima un calo di fatturato di circa il 30 %,  con una grave perdita economica destinata ad aggravarsi nei prossimi mesi. Pertanto, saranno necessari nuovi strumenti finanziari per supportare le aziende del settore vitivinicolo, in particolare a sostegno delle filiere più corte. Ho chiesto alla Commissione quali misure intende adottare al fine di mitigare le ripercussioni negative sulle produzioni locali e, in particolare, sui vini DOP e IGP. In particolare, quali strategie di intervento intende adottare a supporto della loro commercializzazione, tutela e salvaguardia da contraffazione e concorrenza sleale. Leggi il testo dell’interrogazione qui.