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L’autismo è “un disturbo dello sviluppo psichico infantile che può compromettere anche gravemente la capacità di comunicare, di entrare in relazione con gli altri e di adattarsi all’ambiente”. Ad oggi colpisce circa 6 su mille nati, 5 milioni in Europa. Nonostante la ricerca per giungere a diagnosi tempestive e investimenti nelle nuove tecnologie, il ritorno a scuola potrebbe risultare traumatico se non affrontato attraverso il sostegno di educatori, insegnanti e percorsi di orientamento. Oggi più che mai è necessario costruire una società maggiormente inclusiva nei confronti delle persone con fragilità affinché possano esprimere le proprie potenzialità e inserirsi nel mondo del lavoro.

Inoltre, durante la pandemia, gli studenti affetti da autismo hanno riscontrato diversi ostacoli per adattarsi alla nuova didattica a distanza. Per questo è necessario che l’UE metta in campo maggiori investimenti a sostegno di programmi più inclusivi a supporto delle persone affette da autismo. Ho chiesto, tramite interrogazione scritta alla Commissione, se intende incrementare gli investimenti a favore della ricerca per migliorare e aggiornare l’assistenza e le cure delle persone affette da autismo e promuovere campagne di sensibilizzazione per contrastare qualsiasi forma di discriminazione tra gli studenti.