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Nell’UE il numero di minori iscritti ai social media è in continuo aumento e, la scarsa trasparenza e il trasferimento dei dati sensibili degli utenti iscritti ai server cinesi, contrastano con le normative europee. Il regolamento (UE) 2016/679 (regolamento generale sulla protezione dei dati personali – GDPR) prevede una protezione specifica per i dati personali dei minori, in quanto “meno consapevoli dei rischi, delle conseguenze e delle misure di salvaguardia”. Pertanto, la Commissione europea dovrebbe attuare una strategia mirata alla corretta applicazione delle garanzie previste dal GDPR nell’ambito dei social media gestiti da paesi terzi e a rafforzare la protezione dei dati biometrici dei minori.

Un altro fenomeno sempre più frequente, anche a causa del lockdown, è rappresentato dal cyberbullismo: sono necessari strumenti finanziari a favore dell’educazione civica digitale nelle scuole allo scopo di diffondere un uso più consapevole e sicuro delle nuove tecnologie e dei social media tra i giovani.