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Insieme alla collega eurodeputata tedesca, Christine Anderson, ho chiesto all’Unione europea che venga intitolata una strada a Samuel Paty, l’insegnante brutalmente ucciso in Francia il 16 ottobre. Non possiamo dimenticare che Paty è stato decapitato da un islamista, cui era stato concesso l’asilo, semplicemente per aver esercitato la libertà di espressione in classe.

Gli attentati commessi a nome della Jihad derivano dalla radicalizzazione strisciante che, a sua volta, è il risultato di un’immigrazione di massa e di una politica negligente che permea tutti gli ambiti della nostra società, in particolare le scuole. È quindi necessario sostenere con forza gli insegnanti che sono in prima linea nell’affrontare questo fenomeno, soprattutto nelle scuole con un alto numero di studenti che provengono da un contesto migratorio poiché sono particolarmente vulnerabili alla radicalizzazione religiosa. Se non vogliamo che ci siano altri episodi di violenza inaudita e morti così tremende, bisogna combattere attivamente il fondamentalismo islamico in tutte le sue forme poiché rappresenta una minaccia mortale per le nostre nazioni e la nostra civiltà.