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Lo scorso 25 novembre la Commissione europea ha lanciato “GIview” una nuova banca dati di ricerca sulle indicazioni geografiche protette a livello di Unione europea. GIview offre un unico punto di ingresso per i dati sulle indicazioni geografiche registrate nell’UE ed è destinato a fornire informazioni ai consumatori, ai produttori e ai professionisti della proprietà intellettuale. Questo strumento contiene anche informazioni dettagliate sulle indicazioni geografiche non comunitarie protette, a livello UE, da accordi bilaterali e multilaterali, nonché sulle indicazioni comunitarie protette nei Paesi terzi.

Considerando che le industrie ad alta intensità di diritti di indicazione geografica sostengono quasi 400.000 posti di lavoro nell’UE e contribuiscono con oltre 20 miliardi di euro al PIL, ho sottoposto alcuni quesiti alla Commissione europea.  In particolare, quali misure intende adottare affinché i Paesi terzi applichino controlli efficaci a tutela delle indicazioni geografiche protette incluse nella banca dati. Ho infine sottolineato la necessità di adottare strumenti specifici per monitorare e assicurare il rispetto delle informazioni contenute nella banca dati per evitare contraffazioni e frodi.