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Durante la seduta plenaria di luglio, sono intervenuto in occasione del dibattito sull’Ottavo Programma d’azione per l’Ambiente. Per raggiungere la neutralità climatica, il testo in discussione prevede una sorveglianza serrata sui progressi compiuti dai singoli Stati Membri ed un uso rapido e sistematico delle procedure di infrazione nei confronti degli Stati che non si adeguano alla tabella di marcia imposta dalla Commissione. A questo si aggiunge l’eliminazione graduale di tutti i sussidi diretti e indiretti ai combustibili fossili a livello nazionale, regionale e locale entro il 2025. Le proposte contenute nel testo, seppur ambiziose, non sono però condivisibili. Le nostre aziende, già durante colpite dalla pandemia e senza sussidi, subirebbero un ulteriore danno economico ed un’inevitabile perdita di competitività rispetto a paesi come Cina, India e Stati Uniti, che non condividono lo stesso obiettivo climatico. In questo momento le nostre imprese non devono essere soffocate da ulteriori vincoli ma devono essere supportate da adeguati aiuti economici ed essere salvate dal fallimento!