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In base alla relazione speciale 13/2021 della Corte dei Conti europea, le strategie adottate a livello dell’UE per contrastare il fenomeno del riciclaggio di denaro nel settore bancario risultavano ancora frammentarie. Nonostante l’Unione si sia dotata di norme più rigorose in materia, gli strumenti a disposizione dei Paesi membri sono limitati per garantirne l’applicazione. A maggio, la Commissione ha presentato un pacchetto d’azioni volto a rafforzare le difese dell’UE e istituire un meccanismo di coordinamento più solido. Inoltre, l’UE ha adottato misure per attenuare i rischi di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo posti dalle cripto-attività. Tuttavia, continuano a circolare nuovi casi di truffe attraverso l’utilizzo dei Bitcoin e delle cripto-valute grazie all’anonimato delle transazioni. Ho chiesto alla Commissione, tramite interrogazione scritta, se prevede nuove misure volte a sensibilizzare i cittadini dell’UE, potenziali vittime di attività di spamming a scopo estorsivo tramite transazioni con monete virtuali come i bitcoin.