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L’Accordo di recesso del Regno Unito dal’UE è entrato in vigore il 1° febbraio 2020 con la previsione di un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2020. Il periodo transitorio è necessario per avviare i negoziati sul futuro partenariato le due parti. Nel corso della conferenza stampa dello scorso 5 giugno il capo negoziatore dell’UE Michel Barnier, ha affermato che nessun progresso significativo è stato compiuto con riferimento ai quattro punti critici del negoziato:

  • la parità di condizioni per le attività di pesca e la libera concorrenza;
  • la governance delle relazioni future;
  • la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale.

In caso di un mancato accordo commerciale entro il 31 dicembre 2020, si figurerebbe un no deal con inevitabili conseguenze negative a danno della competitività delle PMI. Per tali ragioni, è fondamentale avere un quadro chiaro dell’attuale status dei negoziati con il Regno Unito e preparare le nostre imprese alle ripercussioni derivanti da un “non accordo”. Pertanto, ho chiesto alla Commissione quali misure intende adottare a difesa della competitività delle PMI europee, in particolare italiane, già duramente colpite dalla crisi economica provocata dalla pandemia della COVID-19.