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In virtù di quanto previsto dall’accordo sul Fondo per la ripresa, ogni Stato membro dell’UE presenterà il proprio piano nazionale di riforme 2021-2023 al quale sarà subordinata la ricezione delle risorse del Fondo. Secondo quanto previsto dalle procedure interne per l’erogazione dei fondi, tale piano verrà valutato dalla Commissione entro due mesi dalla presentazione dello stesso. Tuttavia, nell’accordo è stato introdotto un freno di emergenza nel caso in cui vi siano gravi scostamenti dal soddisfacente conseguimento dei target indicati. Pertanto, ho chiesto alla Commissione tramite interrogazione scritta attraverso quali istituzioni e intermediari finanziari saranno erogate e gestite tali risorse e di chiarire in base a quali parametri oggettivi verrà valutato ed approvato il piano nazionale dello Stato membro.