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In Europa sono presenti numerosi cimiteri ebraici che si trovano spesso in condizioni precarie e che, visto il valore storico ed artistico delle opere marmoree in essi presenti, sono fondamentali per la conoscenza della presenza ebraica. In alcuni casi, questi cimiteri rimangono l’unica o la principale testimonianza dell’esistenza di comunità ebraiche, oggi scomparse, e hanno un valore storico inestimabile. In Italia sono presenti circa 70 cimiteri ebraici, in particolare, il cimitero ebraico di Venezia è uno dei più antichi d’Europa la cui valorizzazione merita di essere promossa a livello internazionale. In tale contesto, gli obiettivi del programma di lavoro annuale per l’attuazione di progetti pilota nel settore dell’istruzione, della gioventù, dello sport e della cultura mirano a proteggere i cimiteri già mappati negli scorsi anni.

Le attività previste dal recente bando EAC/S16/2020 riguardano però principalmente solo alcuni paesi, quali Lituania, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Ucraina e Georgia, mentre gli altri Stati membri dell’UE possono parteciparvi solo attraverso una valida motivazione. Nella mia interrogazione scritta rivolta alla Commissione, ho chiesto se, la possibilità di partecipare a tali progetti pilota, sarà esteso anche ad altri paesi dell’UE, come l’Italia, che presentano un patrimonio culturale altrettanto meritevole di tutela.