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Insieme ai colleghi del Gruppo ID, abbiamo presentato un’interrogazione scritta per chiedere alla Commissione attraverso quali misure sostiene le attività di ricerca volte a debellare le specie invasive e quali azioni conduce per migliorare il controllo delle importazioni al fine di limitare l’arrivo di nuove specie invasive.

Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), infatti, in Europa sono presenti circa 1 500 specie invasive che causano ogni anno danni per circa 12 miliardi di EUR (malattie, danni alle infrastrutture, perdite agricole). Gli scienziati stimano che le specie invasive rappresentino la seconda causa di perdita di biodiversità dopo il degrado e la distruzione degli habitat naturali. Su 395 specie europee in grave pericolo iscritte sulla lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), 110 sono minacciate da specie invasive.

Le specie invasive sono responsabili della trasmissione di malattie all’uomo, come nel caso della zanzara tigre, che funge da vettore per oltre 20 malattie, tra cui febbre gialla e chikungunya. Altre specie, come il calabrone asiatico e l’acaro Varroa destructor, minacciano la sopravvivenza delle api mellifere. Infine, la Commissione non ha seguito le raccomandazioni del governo svedese, che nel 2016 ha chiesto la sospensione delle importazioni di astice americano in quanto specie invasiva che funge da vettore della gaffkaemia, malattia che trasmette agli astici europei.